Sucre
La storica città di Sucre, capitale del dipartimento de Chuquisaca è una città coloniale situata ai piedi della Sica Sica e Churuquella, nel centro-sud della Bolivia, è un’illustrazione eccellente, intatta e ben conservata della fusione architettonica realizzata in America Latina attraverso l’assimilazione delle tradizioni e degli stili locali importati dall’Europa. Fondata dagli spagnoli nel 1538 come Ciudad de la Plata de la Nueva Toledo (città d’argento di New Toledo) sulle terre dello Yampara, cultura indigena della confederazione di Characas, La Plata è stata per molti anni il centro giudiziario, religioso e culturale di la Regione. La città fu ribattezzata in onore del defunto leader della lotta per l’indipendenza, Antonio Jose de Sucre nel 1839, quando fu dichiarata la prima capitale della Bolivia
La città storica è stata progettata secondo un semplice piano urbano con strade a scacchiera, simili ad altre città fondate dagli spagnoli in America nel XVI secolo. La ricchezza minerale della vicina città di Potosi influenzò lo sviluppo economico di La Plata che era anche un importante centro culturale (Università di Saint-Francois-Xavier, la Royal Academia Carolina e il Seminario di San Isabel de Hungria) e la sede della Characas Audiencia, precursore dell’attuale Corte suprema. Nel 1609, la città divenne la sede di un arcivescovado e durante il 17 ° secolo La Plata servì come centro religioso per i territori orientali spagnoli.
Molti edifici religiosi situati sui 113,76 ettari del centro storico della città testimoniano il periodo che segnò gli inizi della città spagnola, tra cui chiese risalenti al 16 ° secolo, come San Lázaro, San Francisco, Santo Domingo e la Cattedrale Metropolitana, la cui costruzione iniziò nel 1559 e fu completata 250 anni dopo. La Casa de la Libertad (Casa della Libertà), costruita nel 1621 come parte del Convento dei Gesuiti, è considerata il monumento storico più importante della Bolivia perché era qui dove si sono svolti gli eventi che hanno portato all’indipendenza del paese. Gli edifici del 18 °secolo sono caratteristici dell’architettura locale e simili a quelli costruiti nello stesso periodo a Potosi. Gli edifici più recenti (fine del XVIII secolo e inizio del XIX secolo) conservavano i cortili che caratterizzavano i tempi precedenti ma che erano adattati allo stile neoclassico importato dalla Spagna metropolitana. Gli edifici di Sucre illustrano in modo eloquente la fusione di tradizioni architettoniche locali e stili importati dall’Europa, compresi quelli all’inizio del Rinascimento, mudéjar, gotico, barocco e neoclassico, tra il XVI e il XIX secolo.
Criterio (iv): il ricco patrimonio del Centro storico della città spagnola di Sucre (La Plata) è un’eccellente illustrazione intatta e ben conservata di questa fusione architettonica realizzata in America Latina attraverso l’assimilazione di tradizioni e stili locali importati dall’Europa.